ARREDO URBANO. Dopo la bocciatura in Consiglio, i commercianti spiegano la loro perplessità. Rebecchi (Confcommercio): «Tavoli sui due lati di una strada? Troppo pericoloso. Come antidoto anti-crisi chiediamo qualche fila in più»
Plateatico in piazza Erbe
Le proposte, drasticamente bocciate in consiglio comunale, avevano già suscitato forte perplessità nei diretti interessati, gli esercenti. Il nuovo regolamento sui plateatici voluto dall’assessore Corsi, che l’altra sera ha incassato il no in Consiglio anche dalla stessa maggioranza, aveva già suscitato pareri poco favorevoli tra i titolari di bar e ristoranti del centro città. Viene da chiedersi così da dove nasca e quali richieste intenda accontentare questo regolamento che appare «stonato» tanto agli amministratori quanto ai commercianti. A dare voce agli esercenti, si capisce infatti che le loro richiesta guardano in tutt’altra direzione e sui punti salienti in discussione l’altra sera in consiglio hanno scarsissimo interesse. I due elementi in discussione a Palazzo Barbieri sono stati la possibilità per i nuovi plateatici di trovarsi divisi da una strada non di grande percorrenza ma con «l’assunzione di responsabilità del titolare nei confronti dei dipendenti e di terzi» e la questione degli arredi: da una parte si descriveva puntigliosamente come devono essere, dall’altra il tutto sarebbe invalidato e rimandato da un successivo regolamento a margine. Insomma: un sistema molto complicato. «Noi avevamo espresso fin dall’inizio tutti i nostri dubbi su questi plateatici divisi da una strada», osserva Daniele Rebecchi, presidente provinciale del settore caffè e bar di Confcommercio. «Si tratta di una soluzione che potrebbe rivelarsi molto rischiosa per i dipendenti, così come per i clienti, quindi penso che pochi, per non dire pochissimi esercenti siano interessati e ancor meno favorevoli: quante saranno poi le vie in cui si può pensare di mettere i tavoli dalla parte opposta del locale immaginando un va e vieni del servizio in sicurezza? D’altro canto questo provvedimento non è che si possa rivedere: o è sì o è no, e noi siamo contrari». Ma se è no ai plateatici divisi da una strada, una richiesta di ampliamento dei plateatici è il motivo conduttore di molti esercenti del centro storico al Comune. «Ormai è una battaglia che nemmeno ingaggiamo più. Ma non si capisce perchè, anzichè immaginare plateatici ai due lati della strada, non vengano concesse anche qui in piazza Erbe un paio di file in più, magari solo la sera e in coincidenza con la stagione estiva. Ogni volta che lo abbiamo chiesto ci è stato risposto che l’allargamento poteva provocare scompensi, il toloneo insomma è territorio invalicabile, la sovrintendenza ritiene che abbiamo già anche troppo. Certo, in tempo di crisi, anzichè grandi proclami, un aiuto concreto come concederci due file in più dove è possibile ci sembrerebbe ragionevole». Sulla questione degli arredi, Rebecchi osserva che «è un falso problema: qui in città gli esercenti sono i primi ad avere a cuore i loro locali e fanno tutto il possibile per tenerli al meglio, è nel loro interesse. Ancora una volta discutiamo di questioni inutili e non guardiamo alle necessità concrete».
Alessandra Galetto
Fonte: L’Arena